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Come sta cambiando la voce di Google Gemini e cosa significa per gli utenti Android?

Google sta testando una nuova voce per l'assistente AI Gemini, promettendo un'esperienza più naturale per gli utenti Android. Scopri tutte le novità e cosa aspettarti dai prossimi aggiornamenti.
  • Google sta testando una nuova voce per Gemini, scoperta nella versione beta dell'app, con l'obiettivo di rendere le conversazioni più naturali e fluide.
  • La nuova voce potrebbe aumentare l'adozione di Gemini Live da parte degli utenti Android, con 10 voci selezionabili disponibili in futuro.
  • Gli acquirenti del Pixel 9 Pro potrebbero beneficiare di un anno di abbonamento gratuito a Gemini Advanced, il cui lancio è previsto per il 13 agosto.

Google continua a investire nel campo dell’intelligenza artificiale, con un focus particolare sulla sua applicazione Gemini per Android. Secondo esperti del settore, l’azienda di Mountain View sta intervenendo per trovare una nuova voce per Gemini, con l’obiettivo di offrire agli utenti un’esperienza più naturale e coinvolgente con l’assistente AI. La novità, scovata nella versione beta dell’applicazione, suggerisce che Google stia agendo per migliorare l’interazione vocale.

Le prime indiscrezioni suggeriscono che la nuova voce sarà caratterizzata da un tono più naturale e fluido, rendendo le conversazioni con l’assistente AI simili a quelle con un essere umano. Questo miglioramento potrebbe tradursi in una maggiore adozione e utilizzo frequente di Gemini Live da parte degli utenti Android. Tuttavia, Google non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo a queste novità, ma è ipotizzabile che maggiori dettagli emergeranno nelle prossime settimane, man mano che i test procederanno.

Questa notizia si inserisce in un contesto più ampio di continua evoluzione nel campo dell’intelligenza artificiale e degli assistenti vocali. Google sta investendo per mantenere la sua posizione di leader nel mercato Android, e la tecnologia vocale di Mountain View gioca un ruolo centrale nel rendere i dispositivi più accessibili e user-friendly. Il miglioramento delle capacità vocali di Gemini non è solo una mossa strategica per mantenere il passo con la concorrenza, ma rappresenta anche un impegno continuo di Google verso l’innovazione nell’AI.

Gemini Live per Android: in test una nuova voce AI

Google continua a fare progressi nel campo dell’intelligenza artificiale, con un focus particolare sulla sua app Gemini per Android. Secondo fonti affidabili, l’azienda di Mountain View sta testando una nuova voce per l’assistente AI, promettendo un’esperienza utente più naturale e coinvolgente. La novità, scoperta nella versione beta dell’applicazione, suggerisce che Google stia lavorando per migliorare l’interazione vocale con l’erede di Google Assistant.

Questa mossa potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nella competizione con assistenti vocali come Siri di Apple e Alexa di Amazon. Le indiscrezioni indicano che la nuova voce sarà caratterizzata da un tono più naturale e fluido, rendendo le conversazioni con l’assistente AI più simili a quelle con un essere umano. Questo miglioramento potrebbe tradursi in una maggiore adozione e utilizzo più frequente dell’app da parte degli utenti Android.

Per molti, si tratta di una “killer feature” che potrebbe essere introdotta con i prossimi dispositivi Pixel, consentendo un dialogo più naturale con l’assistente, con ritmi più umani potenziati dalla possibilità di interromperlo senza dover usare costantemente query di attivazione. Durante l’ultimo Google I/O, l’azienda non è scesa nei dettagli, ma è emerso che saranno disponibili dieci voci selezionabili. Google non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo a queste novità, ma è probabile che maggiori dettagli emergeranno nelle prossime settimane, man mano che i test procederanno.

Questa notizia si inserisce in un contesto più ampio di continua evoluzione nel campo dell’intelligenza artificiale e degli assistenti vocali, con Google che investe per mantenere la sua posizione di leader nel mercato Android. Inoltre, si vocifera che gli acquirenti del Pixel 9 Pro potranno godere di un anno di abbonamento gratuito a Gemini Advanced, un incentivo che potrebbe influenzare positivamente le vendite del nuovo smartphone, la cui presentazione è prevista per il 13 agosto.

3 limiti dell’IA Google Gemini che non stanno piacendo agli utenti Android

Nonostante i progressi, Google Gemini presenta ancora alcune limitazioni che non stanno piacendo agli utenti Android. Una delle limitazioni note riguarda l’impossibilità di svolgere molte operazioni senza sbloccare lo smartphone Android. Ad esempio, l’invio di un messaggio o una chiamata a un contatto specifico richiede che il dispositivo sia sbloccato. Questo può risultare scomodo, soprattutto se si attiva Gemini con auricolari. In background, l’assistente tenta di avviarsi in automatico, ma è necessario guardare lo smartphone con il giusto tempismo per procedere.

Un’altra questione dibattuta riguarda l’impossibilità di navigare con Google Maps in modo diretto. Attualmente, Gemini, ancora in fase sperimentale, dispone di un’estensione relativa a Google Maps che consente solamente di “ricevere informazioni basate sulla posizione per dare vita ai tuoi piani”. Al contrario di Assistant, non è possibile utilizzare comandi come “Ok Google, portami in centro”. L’intelligenza artificiale di BigG non può interfacciarsi con Google Assistant per attivare il navigatore, avviando l’estensione di Google Maps nell’app Gemini per fornire una risposta.

Infine, Gemini non dispone di un’integrazione con l’applicazione di servizio streaming musicale Spotify. Molti utenti utilizzano l’assistente vocale per avviare la riproduzione musicale su Spotify, sfruttando comandi come “Ok Google, riproduci Discover Weekly”. Tuttavia, Gemini risponde “Certo, userò YouTube Music”, il che è problematico per chi preferisce Spotify. Questi limiti rendono l’esperienza con Gemini meno completa rispetto al precedente Google Assistant.

Gemini sta cambiando sotto i vostri occhi e le vostre orecchie

Il 21 luglio 2024, Google ha annunciato di essere al lavoro sui miglioramenti delle funzionalità di Gemini, il che rende plausibile l’ipotesi che sostituirà Google Assistant in futuro. Anche se è presto per dirlo con certezza, l’ultima novità non rende questa ipotesi remota. Il colosso di Mountain View sta testando una nuova voce per Gemini, e le differenze con Assistant si stanno assottigliando.

Quando Gemini è stato lanciato, aveva un’unica voce maschile per leggere le risposte del chatbot, mentre Assistant può spaziare tra diversi tipi di voce: negli Stati Uniti sono disponibili dieci toni diversi divisi per colore, mentre in Italia solo due (uno maschile e uno femminile). Adesso, è stato scoperto che Gemini sta iniziando a rispondere con una voce femminile. Non è chiaro se Google stia rilasciando questa novità in tutto il mondo o se stia provando solo in alcuni Stati.

La fase di test della nuova voce non è ancora disponibile in modo uniforme sugli smartphone Android e sulla pagina web per iPhone. Negli Stati Uniti, la voce femminile è disponibile solo nell’app per Android, mentre sulla pagina web per iPhone è ancora accessibile la voce maschile. In Italia, la voce femminile è già arrivata sia sulla pagina web che sull’app per smartphone Android. Nella prima fase iniziale di rilascio non è possibile scegliere tra le due voci o tornare alla voce maschile, ma è ipotizzabile che successivamente verrà integrata la facoltà di selezione tra le due, come per Assistant.

Il processo di transizione da Assistant a Gemini potrebbe rappresentare fasi di passaggio tra i due, e non è solo la voce a cambiare le carte in tavola, ma può rendere la transizione più dolce e indolore.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’evoluzione di Gemini rappresenta un passo significativo nel campo dell’intelligenza artificiale e degli assistenti vocali. Google sta lavorando per rendere l’interazione con l’assistente AI più naturale e coinvolgente, testando nuove voci e migliorando le funzionalità. Tuttavia, ci sono ancora alcune limitazioni che devono essere superate per offrire un’esperienza utente completa.

Una nozione base di intelligenza artificiale correlata al tema principale dell’articolo è il Natural Language Processing (NLP), che consente agli assistenti vocali di comprendere e rispondere alle richieste degli utenti in modo naturale. Un’ulteriore nozione di intelligenza artificiale avanzata applicabile al tema dell’articolo è il Machine Learning, che permette agli assistenti vocali di migliorare continuamente le loro prestazioni analizzando i dati e apprendendo dai feedback degli utenti.

Questi progressi stimolano una riflessione personale sul futuro dell’interazione uomo-macchina e su come l’intelligenza artificiale possa rendere la nostra vita quotidiana più semplice e accessibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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